Non sappiamo ...
Non sappiamo quanto universo ci sia al di fuori del nostro universo osservabile.
L'universo osservabile sembra avere una geometria "piatta" ( nel senso 3D, non in 2D). Se è davvero globalmente piatto, va avanti all'infinito, cioè c'è una massa infinita. Tuttavia, proprio come la Terra sembra piatta su piccola scala, potrebbe benissimo essere che l'Universo abbia un'altra geometria su scale più grandi di quanto possiamo osservare.
Un documento recente ( Di Valentino et al.2019) ha affermato la prova di una geometria "curva positivamente", implicando che l'Universo è solo (molto approssimativamente e con alte incertezze) tre volte più grande di quello che vediamo (vedi questa risposta e commenti il calcolo). Tuttavia, gli autori hanno in qualche modo scelto uno dei diversi set di dati di Planck Collaboration (2018) e le prove non sono convincenti.
... e noi no care
Tuttavia, non importa se l'Universo è finito o infinito, non teniamo conto della massa al di fuori dell'Universo osservabile in nessun calcolo. Questa massa non ci tocca in alcun modo. La gravità viaggia alla velocità della luce e quindi non ha ancora avuto il tempo di raggiungerci. Ancora più importante, a causa della legge del quadrato inverso, la gravità su qualsiasi oggetto è di gran lunga dominata da sorgenti vicine.
Bene, ci preoccupiamo un po '
C'è un senso in cui tu si può dire che si tiene conto della gravità: le cosiddette "simulazioni cosmologiche" mirano a simulare la formazione e l'evoluzione della struttura su larga scala e delle galassie dell'intero Universo. Ovviamente, non possiamo simulare l'intero Universo, quindi invece ne simuliamo una grossa porzione; abbastanza grande che un altro blocco di dimensioni simili non sarebbe statisticamente diverso da esso (preferibilmente diverse centinaia di milioni di anni luce su ciascun lato).
Una galassia vicina al bordo della scatola computazionale, diciamo il suo lato sinistro, non sente solo la gravità delle galassie a destra. Questo farebbe "implodere" l'universo simulato. Piuttosto, usiamo un trucco computazionale chiamato "condizioni al contorno periodiche", il che significa che una particella che per caso viaggia attraverso il lato sinistro della scatola entra immediatamente attraverso il lato destro. E una galassia vicina al lato sinistro sente la gravità della materia che giace vicino al lato destro.
Istantanea dal Simulazioni della Vergine ( Jenkins et al. 1998), in cui ho affiancato la scatola in diverse copie, enfatizzando i confini periodici.